I conigli piacciono proprio a tutti.
La loro morbidezza, la tenerezza e l’affetto che sanno regalare ai loro padroni è senza pari. Capita spesso che fra possessori di conigli domestici che si conoscono si faccia passare insieme del tempo ai rispettivi animali.
Questi ultimi nei momenti di socialità trovano bellissimi momenti di gioco e di svago.
Non di rado succede di avere il desiderio di far riprodurre il proprio coniglio con, magari, quello del nostro amico preferito.
Un’ottima idea se si desidera prendersi cura di una cucciolata o anche se ci si vuole incamminare sulla lunga strada che porta a diventare allevatori di conigli.
Detto questo è necessario prestare alcune attenzioni particolari affinché l’accoppiamento fra conigli avvenga nel modo migliore possibile.
Scopriamo insieme quali sono queste informazioni utili.
Corteggiamento e accoppiamento nei conigli: informazioni utili e consigli pratici
Se avete deciso di far accoppiare il vostro esemplare di coniglio domestico, ricordatevi di portare la femmina presso la gabbia del maschio: questo perché la tana dell’esemplare di coniglio di sesso maschile è più ricca di odori e feromoni in grado di stimolare maggiormente alla monta entrambi gli animali.
L’accoppiamento generalmente avviene entro pochissimo tempo e dura altrettanto poco. Di solito i conigli si annusano per capire se entrambi sono disponibili all’accoppiamento e una volta iniziata la monta, questa dura all’incirca 30 secondi.
Fra i segnali di successo immediatamente visibili, potrete osservare la caduta dell’esemplare maschio dal corpo della femmina, e il suo battere le zampe sul pavimento in segno di soddisfazione.
Ogni tanto il coniglio maschio emette dei suoni simili a dei grugniti, anche questi segnali dell’avvenuto rapporto.
Tuttavia può capitare che il maschio non centri l’obiettivo prefissato: se non siete sicuri che la monta sia avvenuta nel modo corretto, a fine rapporto quando allontanerete la femmina, se ve la sentite, controllate l’area genitale della coniglia. Se la troverete lucente e umida, il maschio avrà svolto a dovere la sua missione.
Per assicurarsi che l’accoppiamento abbia successo, gli allevatori più esperti consigliano di lasciare la femmina nella gabbia del coniglio maschio fino a quando quest’ultimo, una volta “ripreso fiato” per così dire, non deciderà di coprirla una seconda volta.
Ricordatevi sempre di tenere controllata la situazione all’interno della gabbia, poiché alcune volte è possibile che i due conigli inizino a bisticciare: in tal caso sarà opportuno rimuovere la femmina e riportarla nella sua casa.
Se tutto va secondo i piani, aspettate circa 30 minuti prima di far tornare la femmina nella sua gabbietta: questo perché sarebbe meglio evitare che la coniglia urini subito dopo l’amplesso.
Ogni tanto succede che insieme all’urina la femmina elimini il liquido seminale del suo compagno coniglio perdendo così la possibilità di essere fecondata.
Inoltre il coniglio femmina è più propenso a espletare i suoi bisogni fisiologici nella sua gabbia che in quella del maschio. Nel caso in cui capitasse che la femmina urini nella tana del maschio, aspettate a separali e lasciatela lì finché il suo fidanzatino non decida di coprirla nuovamente.
E se la coniglietta non vuole accoppiarsi e non collabora?
Niente panico.
Ogni tanto capita che la coniglia non sia disposta ad accoppiarsi.
Se vedete che si isola in un angolo della gabbia del maschio o che addirittura si mostra aggressiva nei suoi confronti, semplicemente rimuovetela riportandola a casa sua e non sgridatela per nessuna ragione.
Fate passare qualche tempo e riprovateci. Sembra infatti che le conigliette siano più propense ad accoppiarsi quando il clima si fa più caldo. Tenente conto di questo fattore e riprogrammate l’incontro amoroso per tempi più propizi.
Un altro piccolo trucco da applicare in caso i due conigli non si siano mai incontrati prima, è quello di scambiare le gabbie. Alcune femmine infatti, preferiscono accoppiarsi con un esemplare di cui conoscono già l’odore e con cui hanno una certa familiarità. In questo senso è un trucco che può funzionare.
Cosa fare se l’accoppiamento va a buon fine e la coniglia rimane gravida
Una volta che la coniglia tornerà a casa sua e se tutto sarà andato secondo natura, ci sono ottime probabilità che si sviluppi una gravidanza.
Premiate la vostra amata coniglietta con il suo cibo preferito e se nei giorni successivi si mostra irritabile e preferisce stare da sola, assecondatela.
Questi sono tutti segnali che l’accoppiamento è andato a buon fine.
La gravidanza nei conigli dura all’incirca 30 giorni e durante questa fase è opportuno non stressare la coniglietta. Considerate il fatto che la gabbia dovrà essere sufficientemente spaziosa per accogliere tutta la cucciolata del coniglio domestico, spesso molto numerosa: se non lo è, correte subito ai ripari.
Noterete che la tana della femmina inizierà a riempirsi di pelo: non sognatevi neppure di rimuoverlo durante la consueta fase di pulizia dell’ambiente.
Infatti la femmina si strappa il pelo per rendere la tana più confortevole e accogliente per i piccoli che, nascendo glabri, non saranno in grado di regolare la loro temperatura autonomamente e la madre cercherà di creare per loro un ambiente quando più caldo e termicamente isolato possibile.
Il momento del parto come in tutte le specie è di solito la fase più delicata, ma niente timore: le coniglie hanno fama di essere delle ottime partorienti e non necessitano quasi mai di interventi.
Gli unici oneri a carico di voi padroni della coniglietta saranno quelli di effettuare tutti i controlli post parto necessari solo e solamente nel momento in cui la madre si allontanerà spontaneamente dal nido.
Nello specifico dovrete pulire la zona della gabbia che si sarà sporcata durante il parto, che in genere dura 40 minuti, e controllare lo stato di salute dei nuovi nati.
Di solito vengono al mondo dai 12 ai 14 coniglietti tutti in buona salute, ma a volte capita che qualche piccolo non ce la faccia e muoia prematuramente. Sarà compito vostro eliminare dalla nidiata i coniglietti nati morti.
Sappiamo che non è un compito piacevole, ma è necessario ai fini della salute di mamma coniglio e dei suoi piccoli.
Lo svezzamento poi avrà una durata di circa 30 giorni, al termine del quale i coniglietti saranno pronti per l’alimentazione tipica del coniglio domestico e, se vorrete, per l’adozione.
In ultimo vi ricordiamo di nutrire in modo specifico la coniglia sia durante la gravidanza che durante l’allattamento dei piccoli, perché questa tenderà a mangiare sempre meno per dedicarsi al compito di mamma.
Consultatevi con il vostro veterinario di fiducia del quale sarà opportuno avere a portata di mano il numero di telefono nel momento del parto, nel caso rarissimo si sviluppino emergenze.

Mi chiamo Ilaria Calcagnolo, ho 30 anni e sono nata e cresciuta nella bella Milano. Diplomata al Liceo Linguistico con uno di quei progetti all’avanguardia nel quale avevamo più ore di materie scientifiche che altro, ho sempre lavorato usando le parole per vendere. Da qualche anno a questa parte, ho deciso di scriverle.
Collaboro con diversi privati e agenzie web.