Chi ha già diverse esperienze con gli animali domestici e, nello specifico, con un cane, sa alla perfezione come può emergere l’esigenza di dover cambiare alimentazione. Esistono delle situazioni, durante la vita di un cane che possono richiedere delle importanti modifiche proprio nel cibo che viene consumato ogni giorno.

Per approfondire vedere anche il post: cibo preferito dei gatti.

Si tratta di una condizione che non è affatto rara. Un cambio alimentare che, però, fin troppo di frequente viene sottovalutato da parte del padrone del cane, che non si accorge minimamente di quanto una simile scelta, per quanto obbligata ovviamente, vada completamente a stravolgere la vita del nostro amico a quattro zampe.

Un cambio che sembra all’apparenza decisamente banale, ma che piuttosto di frequente può celare tutta una serie di problematiche e di rischi che nemmeno si può immaginare. Ovviamente, prima di cambiare il cibo del proprio cane completamente, la cosa migliore da fare è quella di chiedere sempre un consulto con il proprio veterinario, in maniera tale da capire se tale modifica possa andare per bene per la salute dell’animale o meno.

Un criterio che deve guidare la scelta di una nuova alimentazione deve essere sempre il fattore qualità. Quindi, è importante fare affidamento solo su cibo per cani Dogbauer o di altri marchi famosi e particolarmente apprezzati, per la grande cura con cui vengono realizzati, soprattutto pensando alla salute del cane.

Cosa incide in tale scelta

Una decisione che può essere causata da svariati fattori. Prima di tutto da una necessità insita nel cane: proviamo a pensare a semplicemente un passaggio dalla fase di cucciolo a quella di adulto. Di conseguenza, in questi casi, ecco che bisognerà smettere di comprare cibo per puppy e orientarsi, invece, su prodotti tipicamente “adult”.

Un altro fattore che può portare ad un simile cambiamento è certamente l’insorgere di un’allergia. Anche in questo caso c’è la necessità di modificare in tutto e per tutto l’alimentazione, passando da un prodotto normale di mantenimento ad un altro ipoallergenico.

La motivazione che sta alla base della necessità di un cambio alimentare può derivare anche da una malattia che comporti un trattamento dietetico particolare. Proviamo a pensare, ad esempio, a quelle patologie che vanno a colpire i reni, oppure mettono a dura prova il sistema gastro-intestinale del cane.

La regola più importante: non avere fretta!

In questi casi, il consiglio migliore da seguire è quello di non farsi assolutamente mai trascinare dalla fretta, che è sempre cattiva consigliera, a maggior ragione quando si tratta della salute del vostro amico a quattro zampe.

Spesso e volentieri, si ha la tendenza a dare fin da subito una ciotola di crocchette completamente diverse al nostro cane. Eppure, è una tentazione che va assolutamente evitata.

Il cambio di alimentazione, di conseguenza, deve essere eseguito in maniera estremamente graduale e proporzionata. Il limite temporale da rispettare deve essere pari quantomeno a 7 giorni, fino ad arrivare ad un massimo di 2-3 settimane: la decisione dovrà essere presa chiaramente in relazione a quelle che sono le condizioni di salute del cane, così come il suo livello di tolleranza dal punto di vista gastro-intestinale.