La pandemia da Coronavirus ha imposto, con il conseguente isolamento, un cambiamento senza precedenti nella vita di molti, ed ha portato a ragionare sul nostro stile di vita. Quali elementi del nostro carattere, salute fisica e ambientale influenzano la capacità e le possibilità di un individuo di avere una buona qualità della vita? Un cane o un gatto sono di aiuto per il proprio benessere psicologico durante un lockdown e che impatto ha questo su di loro?

Lo studio della sezione di Fisiologia ed Etologia del Dipartimento di Medicina Veterinaria (DIMEVET) dell’Università degli Studi di Milano, svolto dalla Dr.ssa Patrizia Piotti e dalla Prof.ssa Mariangela Albertini, con la supervisione della Dr.ssa Federica Pirrone (ricercatrice DIMEVET) e del Prof. Enrico Alleva, socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei e Presidente della Federazione Italiana Scienze della Natura e dell’Ambiente, parte dalla situazione attuale, in continua evoluzione, per comprendere come la personalità delle persone e degli animali influenzi la loro qualità della vita, la loro capacità di vivere al meglio o tollerare una situazione di stress, ma anche di recuperare successivamente.

La “qualità della vita” è un parametro importante per valutare il benessere, sia delle persone che degli animali, perché tiene conto degli aspetti fondamentali che contribuiscono a farci sentire bene e soddisfatti della nostra vita. Lo studio ha l’intento di verificare se e quali di questi aspetti sono effettivamente peggiorati nel corso del lockdown, ma anche se alcuni sono migliorati, per i ritmi di vita più rallentati, la possibilità di passare più tempo con la famiglia e un miglior bilanciamento tra vita privata e lavoro. È possibile che questo fermo forzato ci indichi alcuni aspetti della nostra vita che potrebbero migliorare?

Attraverso un questionario anonimo, distribuito online [link in calce], il gruppo di Piotti, Pirrone, Albertini e colleghi, cercherà dunque di comprendere quale è l’impatto di questa situazione sia sulle persone (proprietari di animali da compagnia o meno) che sugli animali da compagnia (in particolare, cani e gatti).

Si tratta a tutti gli effetti di uno dei primi lavori in cui la qualità della vita e la personalità degli animali saranno valutate in maniera analoga a quelle delle persone.

La situazione verrà monitorata fino a quando permarranno limitazioni e vincoli al movimento delle persone e poi, nuovamente, una volta che questi saranno completamente rimossi, per un raffronto.

Il questionario sarà distribuito a livello internazionale, in modo da poter valutare gli effetti dei diversi livelli restrittivi e quelli legati alle differenze culturali.Lo studio è condotto in collaborazione con un team internazionale d’eccellenza, incluso l’esperto di personalità Dr Liam Satchell, docente di psicologia presso l’Università di Winchester nel Regno Unito, e gli esperti in comportamento animale, Dr.ssa Manuela Michelazzi, Medico Veterinario Specialista in Etologia Applicata e Benessere Animale e Interventi Assistiti con gli Animali, e il Dr. Christos Karagiannis, dell’Istituto Ellenico sul Comportamento e l’Educazione del Cane e del Gatto, ad Atene.

Per partecipare, si può compilare il questionario al link

https://medicinavet.eu.qualtrics.com/jfe/form/SV_8vwcX6nIm1NSNmd