Gatti e cetrioli: un binomio di cui avrete sicuramente sentito parlare. Negli ultimi anni, su canali social come Facebook, Instagram o YouTube, sono spopolati numerosi video in cui gatti e cetrioli sono i protagonisti.
I gatti ripresi sono solitamente concentrati su altre azioni, come ad esempio mangiare, così i padroni ne approfittano per mettere al loro fianco, in maniera molto silenziosa furtiva, gli ortaggi in questione. Il risultato? Un grande spavento per il povero micio al solo inutile scopo di divertire il pubblico che guarderà il video.
Ma perché i gatti hanno paura dei centrioli? E perché è molto pericoloso spaventare in questo modo il proprio gatto? Vediamolo insieme.
Gatti e cetrioli: perché nasce la paura?
Prima di tutto è utile specificare qualche aspetto in più a proposito del comportamento dei gatti.
I mici sono animali molto curiosi: amano osservare ciò che li circonda, ficcare il muso in tutti gli angoli della casa e tenere sotto controllo l’ambiente domestico. Sono animali molto attenti a ciò che accade intorno a loro e noterebbero senza dubbio qualsiasi oggetto sconosciuto all’interno del proprio territorio, considerandolo una potenziale minaccia.
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I gatti, poi, sono degli animali predatori: per questa ragione, nel momento in cui vedono qualcosa in movimento, la identificano come preda che fa scattare in loro l’istinto predatorio. A questo punto, il gatto va ad inseguire la preda fin quando non riesce ad agguantarla ed immobilizzarla.
Cosa accade se invece il gatto si accorge inavvertitamente della presenza di un oggetto sconosciuto e fermo al suo fianco? La reazione sarà contraria e genererà spavento. I gatti infatti, quando si accorgono di avere vicino un cetriolo posto furtivamente dal padrone, saltano dalla paura, non solo in maniera figurata ma soprattutto in modo fisico.
Tutto ciò ci fa capire che, in sostanza, il gatto non ha paura del cetriolo in sé per sé, ma dell’ortaggio in quanto oggetto sconosciuto, fermo e posizionato al suo fianco senza che lui se ne accorgesse. Un cetriolo non genera infatti la stessa reazione nel gatto se viene posto in un cesto della frutta assieme ad altri ortaggi. Inoltre, anche l’odore non è un fattore scatenante della paura in quanto, soprattutto ultimamente, il cetriolo è stato introdotto all’interno di varie diete dedicate ai nostri piccoli amici.
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Paura dei cetrioli: alcune teorie
Quando i video dei gatti spaventati dai cetrioli hanno iniziato a diffondersi, alcuni esperti si sono pronunciati sulla questione tentando di far luce attraverso varie teorie ed ipotesi. Analizziamole in dettaglio:
La teoria della “paura del predatore” è stata elaborata dal biologo Jerry Coine ed afferma che il gatto, quando vede il centriolo, ha una reazione di paura identica a quella che proverebbe nel momento in cui affronta un potenziale predatore, come ad esempio un serpente, di cui il centriolo ricorda la forma.
La teoria sulla “paura dell’ignoto” si richiama invece a quanto abbiamo accennato poco sopra. Come afferma Roger Mugford, studioso esperto del comportamento degli animali, il gatto non ha paura del cetriolo ma dell’oggetto sconosciuto che compare improvvisamente all’interno del suo territorio.
Gatti e cetrioli: conseguenze dello spavento
Nonostante i video postati siano diventati virali, è importante ribadire quanto sia sbagliato spaventare un gatto.
Il gatto, come detto in precedenza, è un animale che ama scrutare l’ambiente circostante. Per lui la casa deve essere necessariamente percepita come luogo sicuro, specialmente per quanto riguarda la zona dedicata ai pasti: spaventare il gatto in casa o in un posto specifico farebbe scaturire in lui un rifiuto di quella stessa zona, zona in cui avrebbe dovuto sentirsi calmo e rilassato.
Quando il gatto viene spaventato dalla vista del cetriolo, in lui nasce uno stress acuto improvviso. Cosa succede concretamente al suo corpo? Il battito cardiaco aumenta, la temperatura corporea sale, la respirazione si fa più veloce. Se poi il gatto è cardiopatico o affetto da ulteriori problematiche, lo spavento potrebbe generare un pericolo molto grave per la sua salute.
Provocare uno spavento nel gatto, quindi, non è affatto un gioco e bisogna sempre ricordarlo.
Gatti e cetrioli: superare la paura
Ma come fare per far superare al gatto la paura?
Prima di tutto specifichiamo che, dopo lo spavento, il gatto corre a rifugiarsi in un luogo sicuro lontano dall’oggetto misterioso, e i suoi valori corporei tornano pian piano alla normalità.
Molto utile potrebbe poi essere svolgere dei piccoli esercizi con il proprio micio, al fine di calmarlo nei momenti di paura. Per farlo possiamo prendere spunto da due diverse tecniche che generalmente vengono utilizzate per l’addestramento dei cani:
- Il controcondizionamento, da mettere in atto quando il gatto è stato colpito da un trauma. Consiste nel far rimanere tranquillo l’animale anche in presenza della fonte del suo timore.
- La desensibilizzazione, da usare invece quando il gatto ha paura di qualcosa ma tra di loro non c’è stata alcuna interazione, come ad esempio quando il gatto non conosce l’oggetto fonte di disturbo. La tecnica consiste nel far familiarizzare con tranquillità l’animale con l’oggetto, fino alla sua accettazione.
Il gatto potrebbe impiegare molto tempo per superare il trauma, tempo che si accorcia notevolmente nel momento in cui l’oggetto che genera in lui paura è sconosciuto. L’importante, da parte nostra, sarà non forzare in alcun modo l’animale, ma anzi aiutarlo attraverso i rinforzi positivi come il cibo, oppure tramite prodotti specifici.
Tra questi possiamo menzionare vari prodotti disponibili in commercio, come il Rescue Remedy, costituito da una miscela antipanico di Fiori di Bach. Il prodotto può essere spruzzato come calmante direttamente nella bocca del micio quando viene spaventato in maniera improvvisa.


Social media manager, copywriter e amante degli animali. Circondata da gatti h24, sono la persona giusta per parlare di loro. Una laurea in Organizzazione e Marketing conservata da qualche parte e una grande passione per la fotografia completano il quadro.